“Gli altri siamo Noi” La relazione con gli altri

Fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te” (proverbio)

 

Ci accaniamo così tanto contro gli altri buttandogli addosso le nostre ferite o, ancora peggio, la nostra non volontà di risanarle e trasformarle, che ci dimentichiamo che in ciascun pezzettino degli altri che così aspramente accusiamo, giudichiamo, rifiutiamo o ignoriamo vive un pezzettino di noi. Quel pezzettino è amore allo stato puro. E mentre l’ego lo vuole distruggere, il cuore lo riconosce.

 

Fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te”, o anche “Non fare agli altri ciò che non vorresti essere fatto a te” sono entrambi proverbi che derivano da un’affermazione che sembra appartenere a Gesù:

Ma come volete che gli uomini facciano a voi, così fate a loro”.

Con questo cambio di paradigma, l’altro non è più un nemico da combattere ma il nostro specchio che ci permette di progredire, crescere, svilupparci fino a realizzarci.

Riusciamo a comprendere i fenomeni climatici, siamo in grado di vagare per l’universo per conoscere altri pianeti, ma quello che abbiamo dentro noi e di fronte a noi non lo vediamo, spesso lo ignoriamo perché lo diamo per scontato e spesso nemmeno lo comprendiamo o ci soffermiamo per comprenderlo.

Quando siamo di fronte a una persona che ci risveglia emozioni depotenzianti possiamo chiederci:

mi sta specchiando in qualcosa di mio?” Per rispondere connettiamo il cuore al cervello così che i due organi possano lavorare con un’unica rete neurale, avendo così accesso all’intelligenza del cuore. A questo punto attendiamo la risposta e se dovesse essere “No”, allora chiediamoci “Per quale motivo mi è accaduto questo in questa relazione, cosa ho da imparare?”

L’altro, in ogni relazione che sia personale piuttosto che professionale, ha sempre qualcosa da comunicarci e spesso quello che ci vuole dire è

Credi in te, smetti di credere in me più che in te.

Amati, riconquista la fiducia in chi sei e in ciò che fai”.

Quindi la prossima volta che l’altra o l’altro si accanisce contro di noi, anziché di fare altrettanto e di lasciarci spiazzare dalla nostra impotenza e frustrazione, oppure dalla nostra rabbia e risentimento, chiediamoci cosa davvero quella persona ci vuole dire e andiamo a comprendere in che modo ha scelto di aiutare noi e il nostro cammino di crescita.

In questo modo ogni situazione potenzialmente conflittuale si trasforma in una meravigliosa opportunità di scandagliare dentro di noi tutto quello che sta remando contro la nostra autenticità e, di conseguenza, la nostra felicità vera, pura, senza se e senza ma.

 

 

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