Quando non siamo noi stessi arriva la nevrosi

 “Siamo gli unici della specie animale, anche se evoluti, a non seguire la nostra vera natura” N. Quagliarella

Siamo tutti un po’ nevrotici quando non ci rispettiamo, ogni volta in cui conformiamo i nostri comportamenti ai voleri altrui, quando indossiamo maschere per essere amati e riconosciuti.

E’ quando non siamo noi stessi che arriva la nevrosi…

Significa andare contro natura e tutti lo facciamo in un modo o nell’altro. Nevrotico è colui che non riuscendo a percepire adeguatamente il proprio mondo interiore, il proprio essere, corre dietro alla propria chiacchiera mentale. Si lascia trascinare da tutto ciò che gli è stato inculcato da bambino, quando non aveva la possibilità di scegliere.

Ma così facendo va incontro a due spiacevoli conseguenze:

  1. non è mai davvero soddisfatto di quello che fa;
  2. è condannato ad esprimere i suoi conflitti profondi attraverso sintomi emozionali e fisici. L’impotenza genera frustrazione che si esprime attraverso la rassegnazione o l’aggressività e questo accade quando non siamo noi stessi. Spesso questi sintomi si trasformano in malattie. Ad un certo punto il nostro corpo non ci sopporta più e ci costringe ad amarci, a prenderci cura di noi, a metterci al primo posto.

Pensiamo invece ai comportamenti istintivi degli animali, sicuramente non evoluti come noi ma mai nevrotici. Una tartaruga, per esempio, quando nasce sente vibrare dentro di sé una forza che la spinge verso il mare. La ascolta, si immerge, nuota, mangia, si riproduce e muore.

Noi umani, invece, funzioniamo diversamente: la mente ha preso così tanto potere nella nostra cultura civilizzata che abbiamo dimenticato come funzioniamo dentro, come ascoltare le nostre emozioni profonde ed è per questo che siamo per lo più insoddisfatti e non riusciamo a realizzare i nostri sogni.

E’ quando non siamo noi stessi che arriva la nevrosi…

Pensate alla tartaruga. E’ come se appena nata si chiedesse se quella spinta che sente dentro di sé, sia voglia di andare in acqua o di volare, “o magari è solo fame”. E mentre si ferma a pensare per decidere il da farsi, la marea passa e arriva il sole, che si fa sempre più caldo. La tartaruga inizia a stare male e più si aggrava, più cerca di capirne i motivi e intanto, il tempo passa… È così che noi funzioniamo.

Come invertire la rotta? Come possiamo seguire la nostra vera natura?

Con la leggerezza della mente. Visto che non è possibile abbassare il potere della mente, quello che possiamo fare è alzare la potenza del cuore:

  • quando la mente ci dice: “tanto non ce la fai”, il cuore sussurra: “mettici passione e ce l’hai già fatta”
  • quando la mente dichiara: “é un mondo difficile”, il cuore risponde: ” vivilo come meglio puoi fare”
  • se la mente grida: “tanto non ne vale la pena”, il cuore afferma: “ne vale sempre la pena perché vivere significa fare esperienza”
  • quando la mente dichiara: “la vita é sofferenza”, il cuore ci ricorda: “siamo qui per costruire il nostro paradiso, per trovare la nostra felicità”.

 

Se vi siete persi l’articolo che parla di Io e di Ego, lo trovate QUI.

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