Come Essere Ascoltati? La chiave è Ascoltare Noi Stessi e poi gli Altri

“Mi piace come ascolti, fai venire voglia di parlare” Una Coachee

Proprio questa mattina mi sono trovata a riflettere sull’Essere Ascoltati e quindi su Come Essere Ascoltati davvero. Questo perché una mia cliente in sessione ha affermato che più “cresce” e più è attenta alla modalità con cui gli altri la ascoltano. Una prospettiva sicuramente interessante, soprattutto per una come me che ha sempre posto l’accento sulla sua capacità di ascoltare piuttosto che sull’essere ascoltata.

Effettivamente dà soddisfazione sentirsi ascoltati. Nel momento in cui sentiamo di essere ascoltati davvero, ecco che allora riveliamo a quella persona tutto di noi, dai nostri desideri più profondi alle nostre paure più nascoste.

Ci sentiamo presi in considerazione, accolti, valorizzati. Essere ascoltati ci spinge a guardarci dentro e a fare chiarezza. Ci motiva a fare sempre meglio perché ci sentiamo utili, importanti, preziosi.

Quando siamo ascoltati davvero il nostro interlocutore diventa uno specchio pulito attraverso cui riconoscerci e riappropriarci della fiducia in noi stessi. Percepiamo il suo interesse fine a se stesso. Ci sentiamo in sintonia, completamente a nostro agio, parlando un linguaggio che siamo certi verrà compreso. Possiamo esprimere davvero chi siamo senza il timore di essere fraintesi, interpretati, ridicolizzati, sminuiti o addirittura, giudicati. Sentiamo che i nostri sogni sono al sicuro e che realizzarli sarà un “gioco da ragazzi”, perché non ci sentiamo soli ma supportati e sostenuti in ogni nostra sfida. La frustrazione e la chiusura lasciano il posto all’arrendevolezza e alla voglia di condividere.

Ma, come Essere Ascoltati? E soprattutto, esiste un interlocutore in grado di ascoltarci a tal punto da farci percepire tutto questo?

Si esiste. Ciascuno di noi lo può essere. Iniziamo con il diventare complici di noi stessi. Ascoltiamoci facendo attenzione ai dettagli, alle più piccole sfumature. Distinguiamo un respiro da un sospiro, riconosciamo i nostri pensieri mentre li stiamo pensando, diamo un nome alle nostre sensazioni e definiamo le nostre emozioni. Rispettiamo i nostri bisogni e mettiamo al centro i nostri valori. Ma soprattutto diventiamo onesti con noi stessi, obiettivi, evitiamo di “raccontarcela” e diciamoci sempre la verità senza condannarci e senza giustificarci. Ecco, solo a questo punto, possiamo aprirci all’ascolto degli altri mettendoli sul podio, senza temere di perdere niente di noi.