Sorprendersi a stupirsi – Il segreto di una vita felice

Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre ma nell’avere nuovi occhi” Marcel Proust

Stupirsi è guardare le cose, vivere le situazioni, respirare le persone con gli occhi di un bambino, come se fosse sempre la prima volta.

Da 1 a 10 noi adulti quanto permesso ci diamo di stupirci? Per quale motivo ad un certo punto la magia di osservare il mondo sempre con occhi nuovi, come diceva Proust, si perde?

Viviamo immersi in un tempo in cui tutto è frenetico, veloce e dinamico. Non si ha più tempo per la meraviglia, per lo stupore, da cui possono nascere le idee più belle e innovative. Lo stupore viene ucciso dall’abitudine, dal continuare a vedere le stesse cose, tanto che poi si comincia a darle per scontate.

Vi capita di non andare in un certo luogo per un po’ di tempo e poi quando lo rivedete lo apprezzate ancora di più? A me capita quando salgo per andare a casa mia su in Lombardia e rivedo il monte Resegone (tanto caro al Manzoni) e soprattutto il lago di Lecco. Ora che vivo in Toscana, mi sembra bello ogni volta sempre di più e invece quando ci vivevo, non andavo mai a fare le passeggiate sul lungo lago. Non avevo tempo, ero sempre impegnata e soprattutto era scontato.

Ecco il segreto di una vita felice.

Ecco cosa intende Proust con il guardare con nuovi occhi. Intende assaporare ogni istante, ogni luogo ogni situazione e ogni persona sempre come se fosse la prima volta. Ci accorgeremo ogni volta di trovare delle sfumature diverse che ci fanno sempre più amare una persona, legare a quel paesaggio o vivere fino in fondo una situazione. E sapete cosa succede quando diamo per scontato il mondo fuori? Iniziamo a vederlo in bianco e nero perdendone i colori e soprattutto diventa o bianco o nero. Insieme allo stupore spegniamo anche il nostro entusiasmo, le nostre passioni, siamo sempre alla ricerca di quel qualcosa in più che ci faccia palpitare il cuore.

Quando smettiamo di stupirci fatichiamo a trovare la bellezza in quello che ci circonda. In questo i bambini hanno molto da insegnarci. Un temporale, una foglia caduta, un pezzo di carta o un fiore colorato richiamano la loro attenzione. Non ne hanno ancora visti tanti da non notarli più. Ricordiamoci di osservare i bimbi mentre guardano il mondo. Loro lo interiorizzano, lo fanno proprio e si lasciano trasportare completamente da quello che stanno respirando.

Ecco il segreto di una vita felice.

Per recuperare il senso di meraviglia e riprendere sempre più a stupirsi occorre tornare come quando eravamo bambini. Per loro non esiste il passato né il futuro ma solo il presente ed è per questo che sono completamente concentrati su quanto stanno facendo.

Occorre allenare il presente, occorre prestare attenzione per esempio a quando beviamo, o mangiamo o camminiamo o a quando cuciniamo qualcosa di buono: ecco che poco alla volta ri-cominciamo a prestare attenzione alle sfumature. Piano piano si riaccende la luce della meraviglia che è quella che ci accompagna a vedere la vita esattamente per come è: un’avventura comunque bellissima, meravigliosa, da assaporare attimo dopo attimo.

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