Ciak si gira: tra gli strumenti del Coaching, il cinema

“Non c’è nessuna forma d’arte come il cinema per colpire la coscienza, scuotere le emozioni e raggiungere le stanze segrete dell’anima” (Ingmar Bergman)

Tra gli strumenti del Coaching, il cinema permette di scuotere le emozioni e portarci verso il cambiamento.

Per quale motivo ci sono film che vogliamo continuare a guardare e ogni volta hanno un sapore diverso? oppure ogni volta ci risvegliano emozioni assopite o riflessioni nascoste e dimenticate?

Personalmente ho i miei “film guida”, film che guardo all’infinito perché mi stimolano, mi incoraggiano, mi risvegliano. Quei film che sono diventati parte integranti della mia crescita, film che mi hanno spinto a passi che altrimenti non avrei mai fatto… Ricordo “Il tempo delle mele 3”, come mi abbia instillato la voglia di riprendere l’università per terminarla, quando per una crisi avrei voluto tanto abbandonarla. “Mangia prega ama” è un altro film che continuo a guardare e ogni volta mi incoraggia a ri-trovarmi e a ri-scoprirmi. Mi incoraggia ad addentrarmi nel mio mondo di donna per accompagnarmi verso i miei progetti di vita. Due esempi di pellicole apparentemente di semplice trama ma che in particolari momenti della mia vita diventano dei maestri, diventano un allenatore che mi incita, mi incoraggia, mi sfida.

Quando siamo in cammino dentro di noi “tutto fa brodo”, tutto serve per ricevere degli stimoli che ci ostiniamo a non voler mettere in pratica. A volte basta davvero una frase detta in un particolare momento che tutto si innesca e parte, mentre la paura smette di fare da freno.

Tra gli strumenti del Coaching, il cinema è quello che ci permette di distanziarci dal nostro Ego.

Ci permette di distanziarci da ciò che ci affossa nelle difficoltà, cominciando a guardarle in modo neutro. E quando guardiamo con neutralità, l’insormontabilità diventa possibile.

Ci sono film che suggerisco di guardare ai miei studenti universitari o anche ai miei clienti. Generalmente questo avviene durante particolari sessioni, in cui è necessario spostare l’attenzione da se stessi e guardare tutto sotto la lente dell’obiettività.

Quindi.. 

Ogni volta in cui ci sentiamo KO nella vita, abbandoniamoci sì a qualsiasi emozione che ci fa da compagna in quel momento, ma poi facciamoci prendere per mano da un film che ci risuona dentro. Quel film ci sta specchiando in qualcosa che non vogliamo vedere dentro di noi ed è per questo che tra gli strumenti del coaching, lo utilizzo molto. Abbandoniamoci alla sua trama, identifichiamoci nei suoi personaggi o in uno in particolare e piano piano, anche dopo che è terminato, ci ritroveremo a fare analogie, paragoni con la nostra vita e quel film comincerà a lavorare dentro di noi. Ci accompagnerà a fare cose che prima avremmo escluso, ci incoraggerà ad imitare il nostro eroe suggerendoci che in realtà quell’eroe è già dentro di noi, basta solo riportarlo alla luce.

 

Se vi siete persi l’articolo sul coaching eccolo QUI per voi

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